GP Monseré 2023, gli organizzatori: “Il fotofinish è responsabilità dell’UCI e della Federazione belga: i giudici hanno fatto tutto quel che potevano”

L’arrivo del Gp Monseré 2023 continua a far discutere. La vittoria della semiclassica belga disputatasi domenica 5 marzo è andata a Gerben Thijssen (Intermarché-Circus-Wanty), ma il secondo classificato, Caleb Ewan (Lotto-Dstny) non ha preso bene il verdetto dei giudici. L’australiano non è convinto infatti che il rivale belga sia passato prima di lui sul traguardo e sostiene di non aver ancora visto una testimonianza fotografica del fatto che questo sia avvenuto. Le polemiche, a distanza ormai di 24 ore dalla conclusione della gara, non si spengono e gli organizzatori della gara hanno diffuso un comunicato con la loro posizione in merito.

“Come organizzatori siamo felici dell’esito della gara – si legge nella nota – C’è un podio che trasuda qualità e classe (Thijssen ed Ewan sono stati accompagnati da Sam Welsford, terzo classificato – ndr). Ovviamente, molta attenzione è andata alla foto finale che è stata necessaria per decidere il vincitore. Noi possiamo dire che non abbiamo alcuna responsabilità nell’organizzazione della linea d’arrivo e della suddetta fotografia. Questi compiti spettano alla Federazione ciclistica belga e all’Unione Ciclistica Internazionale“.

Ancora gli organizzatori: “La nostra missione è quella di mettere a disposizione un circuito sicuro ai talenti del ciclismo, in memoria di Jean-Pierre Monseré. Il fatto che due corridori siano arrivati così vicini è una situazione di corsa che nessuno può risolvere. La giuria ha fatto tutto quello che era nei suoi mezzi per indicare il vincitore corretto, in buona coscienza”.

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